Vita, Costumi e Immagine della Prefettessa finalmente racchiusi in un libro di Ventura Edizioni

“Dignissima, doctissima nelle scienze, liberale, prudente et honesta, bella di corpo, ma più bella di fede et d’animo”.

Frate Grazia di Francia

Nel 2017, Anna e Lorenzo Marconi fondatori dell’Associazione Culturale L’Estetica dell’Effimero, hanno voluto restituire a Senigallia una rievocazione storica che mancava da molti, forse troppi anni, con l’intento di valorizzare le radici della nostra città a cavallo tra Medioevo e Rinascimento.

Hanno così pensato di concentrare lo studio sul periodo in cui Senigallia divenne Signoria sotto il governo di Giovanni della Rovere. Quel lasso di tempo che va dal 1474, anno in cui Giovanni è investito da papa Sisto IV della Signoria di Senigallia e del Vicariato di Mondavio, al 1508 quando la Signoria roveresca viene incorporata nel Ducato di Urbino. L’evento su cui si focalizzano, è in particolare l’arrivo nel 1479 dei nuovi signori Giovanni della Rovere e Giovanna da Montefeltro in città. Questo momento viene descritto nelle cronache del tempo come un solenne ingresso e dunque scelto per essere usato come titolo della manifestazione.

Non essendo studiosi ma creativi innamorati della storia di Senigallia, si sono messi a rileggere e approfondire i tanti testi che insigni ricercatori ci hanno lasciato in eredità.

Nel rispolverare le gesta di Giovanni della Rovere si è di conseguenza palesata la figura di sua moglie Giovanna Feltria che come tante altre donne ha fatto la storia ma come le altre, è finita dimenticata dai libri, lasciata in secondo piano e lentamente e inesorabilmente è caduta nell’oblio.

Questa figura li ha talmente affascinati che hanno deciso di dirigere le “ricerche” proprio su di lei, togliendo la troppa polvere che si era posata sulle sue gesta. Così grazie a Ventura Edizioni che ha creduto fin da subito in questo loro progetto, questo studio è diventato un libro dal titolo GIOVANNA DA MONTEFELTRO – VITA COSTUMI E IMMAGINE DELLA PREFETTESSA

IPOTESI PER UNA INDAGINE

Pur non essendo storici, sperano che con questo lavoro si possa far innamorare di Giovanna tante altre persone che mosse da nuovo entusiasmo, possano approfondire questa figura con ulteriori ricerche e che potranno così contribuire a restituirle la dignità storica che le spetta.

Ad accompagnarli in questo viaggio, due amici e professionisti. La prima è Anna Pia Giansanti, storica dell’arte antica che in questo progetto cerca di scoprire il probabile aspetto fisico della Duchessa attraverso lo studio di opere pittoriche di Piero della Francesca e di Raffaello. L’altro è il costumista Massimo Eleonori che in assenza di documenti storici o atti notarili che attestino un elenco di abiti appartenuti a Giovanna da Montefeltro, ipotizza il suo guardaroba, facendo un parallelo con altre figure di nobildonne dell’Italia centrale vissute nella seconda metà del XV secolo.

Venerdì 16 giugno alle 21:00 la pubblicazione andrà dunque “in scena” attraverso le parole di tutti gli autori, la titolare della casa editrice Catia Ventura e i personaggi della rievocazione Il Solenne Ingresso che cercheranno di dare un corpo alle pagine scritte. Palazzetto Baviera potrà forse grazie a questa iniziativa ad ingresso gratuito, poter ospitare di nuovo, dopo tanti secoli, la donna più potente di Senigallia.

Giovanna nacque ad Urbino molto probabilmente nel 1464 da Federico da Montefeltro e da Battista Sforza.

Fu una mecenate che ebbe rapporti con grandi artisti del suo tempo e che portando la raffinata cultura della corte di Urbino a Senigallia, fece di questa città un polo di attrazione per intellettuali e artisti. Donna intelligente e energica, resse lo Stato senigalliese con pieni poteri durante le lunghe assenze del marito, condottiero di ventura. Dopo la morte di Giovanni Della Rovere, prese in mano le redini del suo piccolo Stato, reggendolo in modo saldo e vigile.