Pronta la nuova sede di Estetica
In questi giorni sospesi abbiamo approfittato per dedicarci a consolidare le nostre basi. Mesi solitamente vissuti a pieno, fatti di eventi, spettacoli e soprattutto tanto Carnevale, certo non avrebbero lasciato spazio ad altro. Invece siamo sicuri, nulla viene a caso, in questo periodo anomalo e silenzioso, ci siamo rimboccati le maniche e creato dal niente la nostra nuova sede.
Era ormai imperativo trovare un luogo dove poter riporre tutto il materiale accumulato negli anni dalla nostra Associazione, tanti i vestiti, gli oggetti di scena, i mobili, i manichini… Lavorare nella confusione è logico, non rende la vita facile e organizzarsi era diventato ormai complicato.
Ecco dunque la decisione: ristrutturare completamente un piccolo magazzino di proprietà dei Fratelli Marconi, nostri Presidente e Vicepresidente, e metterlo al servizio dell’Associazione, senza di certo trascurare le leggi che ci governano, ossia il gusto Estetico e l’amore per il superfluo, l’Effimero appunto.
Curiosa la storia del locale raccontata da Papà Marconi. Pare che questo edificio situato a Montignano in via Mazzini, alla fine dell’800 fosse un’abitazione in cui viveva una coppia di anziani ancora tanto innamorati. Davanti a questa casa, pare ci fosse un’osteria dalla quale una sera, uscì uno strano uomo ubriaco che salito sul tetto, si lanciò nel vuoto piombando per fortuna, precisamente sul letto in mezzo ai nostri due cari coniugi che dormivano.
Con il tempo quel luogo divenne a sua volta l’osteria dei bisnonni di Anna e Lorenzo, e poi la bottega dove anche il loro babbo Antonio, imparò il mestiere di falegname cominciando letteralmente con il raddrizzare i vecchi chiodi storti. Passarono gli anni e il locale divenne un “non luogo” in cui accumulare oggetti e chiudere la porta dietro di sè.
Ora crediamo di essere riusciti a dare una nuova dignità a questo posto. Svuotato da cima a fondo, senza però cancellare le tracce del suo passato, il restauro è stato conservativo. Entrando si trova ancora il vecchio muro di mattoni costruito con antiche tecniche, una finestra al secondo piano è stata poi murata lasciando il posto ad una più grande. Anche questa toltale la patina del tempo, ci racconta la sua storia, un prodotto di falegnameria come ormai non si fa più, con dietro i suoi scuri delle scritte incomprensibili su cui campeggia ancora il nome del ciclista Coppi.
Un po’ ovunque abbiamo lasciato ciò che c’era: il soppalco su cui riporre le tavole di legno da tagliare, due argani per le barche utilizzati una volta per far salire e scendere il legno, ingranaggi ancora ben oliati, bocce per giocare e tanto altro ancora che non possiamo di certo raccontare in questo già lungo articolo.
Aggiungeremo ancora poche righe, scrivendo di quanta soddisfazione ci dà questo nuovo posto in cui poterci ricaricare di energia atavica, sederci, fare il punto della situazione e ripartire speriamo al più presto, con rinnovata forza vitale.
Se passate per Montignano, date un’occhio alla vetrina di via Mazzini e sbirciate all’interno di questo locale, vi scoprirete un nuovo mondo.